mercoledì 20 gennaio 2021

Fw:Sant'Anna Hospital, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil questo pomeriggio ricevuti dal commissario ad acta Longo che assicura: la tutela del personale sarà una priorità

CATANZARO – 19 GENNAIO 2021. In attesa di concludere il percorso che porta al rinnovo dell'accreditamento del Sant'Anna Hospital, il mantenimento del livello occupazionale delle professionalità che hanno reso la clinica una eccellenza riconosciuta in tutto il Paese, deve essere una priorità anche nella prospettiva di un "recupero" nel sistema sanitario regionale. E' quanto è emerso nel corso della riunione che si è appena conclusa tra i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e il commissario ad acta per il piano di rientro in Sanità, Guido Longo, per discutere della situazione della clinica cardiologica in crisi di liquidità dopo lo stop alle attività conseguente alla comunicazione dell'Asp che risale alla vigilia di Natale. All'incontro – nel corso del quale il commissario Longo ha comunicato di aver ricevuto ieri da parte del Consiglio d'amministrazione della clinica la documentazione richiesta per il rinnovo dell'accreditamento – hanno partecipato il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Enzo Scalese, il segretario della Fp Cgil, Franco Grillo, Luigi Tallarico della Cisl Fp Magna Grecia e Francesco Maltese Uil Fpl Catanzaro.

I rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, e Uil hanno ribadito che bisogna intervenire al più presto per coniugare il diritto al lavoro e il diritto alla cura: una situazione straordinaria quella del Sant'Anna Hospital che merita risposte celeri prima di tutto nella direzione della tutela del personale. Scalese, Grillo, Tallarico e Maltese avevano già espresso nel precedente incontro perplessità in merito ad eventuali ritardi che avrebbero indirizzato i pazienti in attesa ad altre strutture che siano in grado di sopperire le prestazioni garantire dal Sant'Anna per riempire quello spazio. "Vogliamo avere notizie certe sulle condizioni di apertura della clinica – hanno ribadito - Perdere questa eccellenza cardiologia sarebbe un enorme danno dal punto di vista occupazionale, perchè la Calabria non può perdere nemmeno un posto di lavoro, e quindi economico-sociale, oltre che sanitario perchè sarebbe un duro colpo al sistema regionale messo già a dura prova da dieci anni di commissariamento", hanno sottolineato. I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil hanno, infine, registrato la disponibilità e l'impegno del commissario Longo a considerare prioritaria la tutela del personale e delle professionalità che hanno qualificato negli anni l'operato della clinica.


domenica 17 gennaio 2021

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Il Progetto Editoriale "Un Paese … un Blog" prevede la creazione di un blog per ogni comune della Calabria (alla data odierna sono già on line quelli della Provincia di Catanzaro) destinati a divulgare, insieme al Blog Giornale Centro Calabria News, le notizie riguardanti l'attività amministrativa dei comuni e tutte le iniziative portate avanti dalle Pro Loco e da tutte le Associazioni di promozione Sociale e di Volontariato.

Per questa impresa ambiziosa è necessaria la collaborazione degli amministratori dei comuni e di tutte le persone impegnate nel sociale.

Per la gestione del flusso di notizie si ricercano collaboratori, da contrattualizzare regolarmente ai fini di far acquisire loro i requisiti per l'iscrizione all'Albo dei Pubblicisti, che saranno incaricati di seguire uno o più comuni.

Gli interessati, anche se privi di esperienza specifica

possono contattare la redazione ai seguenti numeri:

0961 195 6866

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371 466 5234

Si ricercano inoltre promotori pubblicitari.

Calabria in zona arancione. Ma sui vaccini è ferma al 47%

Calabria in zona arancione. Ma sui vaccini è ferma al 47%

Parte oggi la nuova stretta su gran parte delle Regioni italiane, per fronteggiare la risalita della curva epidemica. Se ancora ieri, da Nord a Sud, l'Italia era colorata prevalentemente di giallo (con l'eccezione di Calabria, Emilia Romagna e Veneto che sono gia' in zona arancione), da oggi e per almeno due settimane la mappa della Penisola si tinge di arancio e rosso. L'ordinanza firmata dal ministro Roberto Speranza sulla base dei dati del monitoraggio settimanale, che ha fotografato un ulteriore peggioramento con Rt sopra l'1 in quasi tutte le Regioni, stabilisce che passano direttamente in zona rossa Sicilia, Lombardia e Provincia di Bolzano. Una decisione accolta con malumore dalle ultime due: la Lombardia ha annunciato ricorso, mentre Bolzano, forte del suo status di Provincia Autonoma, tenta lo strappo e si "autoproclama" in giallo, ma il braccio di ferro e' appena iniziato. Nessun problema invece con la Sicilia, il cui presidente Musumeci aveva espressamente chiesto la zona rossa.

Mentre le polemiche con Roma non tendono a placarsi e' il titolare della Salute che butta acqua sul fuoco spiegando che fissare per una regione la zona rossa "non e' una punizione, e' invece una scelta che prende atto di numeri scientifici". "Dobbiamo lavorare - afferma il ministro della Salute, Roberto Speranza - le polemiche non servono a nulla ma le misure servono, sono consapevole che chiediamo sacrifici ma sono indispensabili per tenere la curva sotto controllo". E a proposito dell'annuncio che la Regione Lombardia domani presentera' ricorso contro l'ordinanza firmata da Speranza e lo stesso ministro che spiega: "Quando firmo un'ordinanza, assumendomi la responsabilita', producendo chiusure indispensabili secondo la nostra comunita' scientifica, quello che conta e' che la curva si abbassa dopo qualche settimana, ci sono meno morti e meno ricoveri nelle terapie intensive. Sono quindi scelte giuste, l'epidemia e' ancora in fase espansiva e le misure sono al momento unico strumento vero per costruire una risposta efficace, e l'abbiamo visto nella fase precedente, quando grazie alle zone rosse l'indice Rt e il numero di contagiati e di vittime e' sceso e sara' cosi' anche in questa situazione".

 Ma il governatore della Lombardia non e' della stessa opinione. "Il governo - spiega Fontana al 'Corriere della sera' - deve rivedere gli incongrui parametri che adesso regolano le aperture, le chiusure e in sostanza la vita dei cittadini". "Il ricorso lo presenteremo domani. Ma l'obiettivo e' esattamente quello: ottenere il tavolo tecnico chiesto dalle Regioni che fino a qui non c'e' stato. Quella e' la cosa piu' importante". Sulla stessa lunghezza d'onda Arno Kompatscher, presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, che non si limita a rispedire al mittente il 'colore' ma si auto-classifica in zona gialla. "La riclassificazione dell'Alto Adige come zona rossa e' avvenuta valutando in modo inadeguato alcune delle specificita' altoatesine", spiega Kompatscher. "I nostri esperti in base ai nostri dati sull'attuale situazione epidemiologica e degli sviluppi costantemente monitorati sono giunti alla conclusione che le regole attualmente in vigore (ovvero quelle della 'zona gialla', ndr) possono essere confermate come tali". Diversa la situazione in Sicilia che dalla mezzanotte si e' 'tinta' di rosso e lo sara' fino al 31 gennaio. Il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci ha firmato infatti un'ordinanza che recepisce i contenuti dell'ultimo Dpcm. Un provvedimento che aggiunge il divieto di fare visita ad amici e parenti. Le lezioni scolastiche, saranno in presenza i servizi educativi per l'infanzia (asili nido), la scuola dell'infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado, come prevede il Dpcm, mentre per le altre classi si continuera' con la didattica a distanza. Divieto di entrata e di uscita dal territorio regionale, divieto di accesso e allontanamento dal proprio comune, salvo che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessita' e motivi di salute. "I dati dei contagi - spiega Musumeci - sono allarmanti e purtroppo non c'e' altra soluzione. Non si puo' giocare con la vita e la salute delle persone. L'ordinanza senza le misure di vigilanza e senza le necessarie sanzioni rischia di essere inutile, ecco perche' rivolgo ancora una volta un appello ai prefetti e ai sindaci perche' le forze dell'ordine e la polizia municipale possano essere mobilitate".

Su oltre 39mila dosi di vaccino anti covid arrivate in Calabria, la regione è riuscita a somministrarne a oggi solo 18.576 dosi, poco più del 47%. Un dato che inchioda la Calabria all'ultimo posto tra le altre regioni d'Italia. Un dato che sembra, però, non preoccupare il presidente facente funzioni Nino Spirlí che, invece, guarda il lato positivo evidenziando che la Calabria sarà certamente pronta ad effettuare tutti i richiami. Al momento sono ancora in corso le indagini dei Nas che stanno facendo luce sulla distribuzione del vaccino anche in Calabria.

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Le misure del nuovo DPCM a partire dal 16 Gennaio : cosa si può fare in Calabria

Prospetto di quello che si può fare in zona Arancione 

venerdì 15 maggio 2020

Da lunedì 18 maggio riaprono i musei, dichiarazione del direttore artistico del Museo Marca Rocco Guglielmo. Le linee guida del Comitato Tecnico-Scientifico




CATANZARO – 15 MAGGIO 2020. "La lunedì 18 maggio avviamo un percorso che conduce alla ripresa delle attività culturali, attraverso misure sperimentali che sono funzionali a un ritorno alla normalità della fruizione culturale nella nostra città. E ci prepariamo ad affrontare questo momento con un nuovo approccio che può essere fattore di crescita personale e collettivo". E' quanto afferma il direttore artistico del Museo delle Arti di Catanzaro, Rocco Guglielmo in vista della riapertura dei musei e delle istituzioni culturali annunciata dal Governo nazionale per l'inizio della prossima settimana.

Il Comitato Tecnico-Scientifico per l'emergenza Covid-19 da coronavirus ha diramato le linee guida per la riapertura, in particolare per la gestione degli ingressi e delle uscite delle visite che andranno contingentate per numerosità e fasce orarie: saranno previsti orari di apertura e chiusura che non vadano ad aggravare la mobilità in relazione al pendolarismo (per esempio il sovrapporsi con ore di punta, ed è necessario anche prevedere raccordi con le istituzioni coinvolte nei piani di mobilità, secondo il documento del CTS). Previsto l'obbligo di mascherina per i visitatori durante tutta la visita; la corretta gestione degli spazi comuni ("gli spazi dediti ai servizi di ristoro e commerciali dedicati al merchandising, vendita libri, ecc., vanno contingentati in analogia alle regole generali previste per il commercio, ovvero garantendo sempre la presenza all'interno di essi un numero limitato di utenti proporzionale alle dimensioni dei locali", se si decide di riaprirli); l'utilizzo della segnaletica per far rispettare la distanza fisica di almeno 1 metro, anche presso biglietteria e sportelli informativi, nei negozi e all'esterno dei siti; prevedere percorsi a senso unico; la regolamentazione dei servizi igienici in modo da prevedere sempre il distanziamento nell'accesso; i frequenti lavaggi di mani secondo le modalità raccomandate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dal Ministero della Salute; garantire la pulizia giornaliera degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni prestando particolare attenzione alle superfici di contatto.

"Da questa drammatica esperienza è emerso  che il mondo dell'arte ha trovato un valido modo di cui avvalersi: il mondo digitale, per divulgare notizie e immagini, musei, gallerie – afferma ancora Guglielmo - potranno fidelizzare artisti, pubblico, mercanti e appassionati, proprio attraverso le nuove piattaforme che si sono ulteriormente moltiplicate in questo periodo. Questo sistema permette a quanti ne sentano il bisogno, l'opportunità di soddisfare il desiderio di "visitare" un luogo,  ammirare un'opera d'arte e poterlo fare in ogni momento. Ma la vitalità, il fermento che regna nei luoghi dove si fa cultura si percepisce meglio fisicamente, respirandone anche solo l'aria".


Nicotera (Terza Commissione): “Laboratorio di Microbiologia riaprirà. Occorre ora riaprire l’intero reparto di Malattie Infettive”



Il Presidente della Terza Commissione del Consiglio Comunale di Lamezia, Giancarlo Nicotera, ha rilasciato una breve dichiarazione in merito al parere favorevole delal Regione Calabria per la riapertura del Laboratorio di Microbiologia dell'Ospedale di Lamezia Terme.

"Prendiamo atto che la battaglia che abbiamo portato avanti con convinzione, contezza e giustezza, come Terza Commissione assieme a tutti i colleghi Consiglieri senza distinzioni di sorta o colore politico, ha sortito effetto: il Laboratorio di Microbiologia riaprirà a Lamezia Terme per mettersi al servizio di tutta la Calabria. Occorre ora riaprire, vista la loro fondamentale importanza gli interi Reparti di Microbiologia e Malattie Infettive. È un passo in avanti per il territorio, vista la contingente fase assai critica causata dal Covid 19. Recependo le denunce delle Associazioni lametine, che ringraziamo di cuore, abbiamo messo in evidenza situazioni kafkiane che tenevano incredibilmente sottoutilizzate strumentazioni milionarie. Bene così, quando si rema tutti dalla stessa parte i risultati si ottengono"